Cos’è il Tar? Si tratta di uno specifico tribunale regionale, che ha il compito di occuparsi solo di alcune controversie: ecco come funziona.
Si sente spesso parlare di Tar, o di ricorso al Tar, ma sapete cos’è? Si tratta di un tribunale regionale, che si occupa soltanto di alcuni tipi di controversie. Vediamo, nello specifico, come funziona, quali pratiche gestisce e chi vi si può rivolgere.
Tar: cos’è e di cosa si occupa
Il Tar, la cui sigla sta tribunale amministrativo regionale, è un tribunale di primo grado che ha il compito di occuparsi di tutte quelle problematiche tra la pubblica amministrazione e il cittadino. Può accadere, infatti, che la macchina statale commetta degli errori a discapito di un soggetto pubblico. Quest’ultimo può far valere i propri diritti presentando un ricorso al Tar.
Trattandosi di un tribunale regionale, ogni Regione d’Italia ha una propria sede con competenze su tutto il territorio. Il Tar del Lazio, però, si occupa anche di questioni nazionali, che superano i confini regionali. Ad esempio, nel caso del Pandoro Balocco, Chiara Ferragni, che è residente a Milano, ha fatto ricorso al Tar del Lazio per chiedere l’annullamento della multa da 1 milione di euro dell’Antitrust.
Generalmente, i Tar si trovano nel capoluogo di regione, ma può accadere che ci siano sedi più piccole in altre cittadine del territorio. In Lombardia, ad esempio, ce n’è uno a Milano e un altro a Brescia. Questi tribunali possono emettere sentenze di primo grado che possono annullare, modificare o revocare un atto.
Cosa significa fare ricorso al Tar?
Quando un pubblico cittadino pensa di essere vittima di un’ingiustizia da parte della pubblica amministrazione può presentare un ricorso al Tar. Attenzione: questo non significa che la richiesta venga accettata in automatico. Come negli altri tribunali sarà un giudice, dopo una valutazione approfondita, a stabilire se la macchina statale è caduta in errore o meno. In termini legali, il Tar agisce soltanto se identifica dei vizi di legittimità nel provvedimento amministrativo oggetto di impugnazione.
Ribadiamo che si può far ricorso ai tribunali regionali solo per controversie riguardanti il diritto amministrativo: dalle multe ad una bocciatura scolastica, passando per i concorsi pubblici e le concessioni edilizie. Ovviamente, ci deve essere una irregolarità.